CONVEGNO ANTI – AIAF: LE INFLUENZE FISCALI E LA DETERMINAZIONE DEL VALORE AZIENDALE 21.12.2016
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Una autoanalisi comportamentale come contributo alla comprensione del fenomeno dopo quelli dei più esperti analisti. Alla fine il verdetto tanto temuto che pone anche fine a una defatigante campagna elettorale durata parecchi mesi è giunto nella nottata tra domenica e lunedì. Già le prime proiezioni – poi confermate dallo spoglio definitivo delle schede – assicuravano [...]
baa_governance_24nov-def3-1 https://www.bocconialumni.it/un-ruolo-innovativo-per-il-cda-nella-gestione-della-variabile-fiscale
Considerando oggi l’organizzazione delle imprese multinazionali si può rilevare come, generalmente, si sia di fronte ad una struttura dove l’attività delle singole entità del gruppo si svolge a livello internazionale con un’unica “catena del valore”.
Si assiste così alla creazione di un valore consolidato a livello globale che dovrebbe essere ripartito tra tutti gli attori tenendo conto delle funzioni svolte e della gestione delle operazioni.
A dispetto del titolo, Equitalia (S.p.A.), così come la conosciamo , non ha futuro. La sua “eliminazione” è stata decretata dal Consiglio dei Ministri del 15 ottobre e ufficializzata dal D.L. 22.10.2016, n. 193 recante misure urgenti in materia fiscale, che ne ha disposto lo scioglimento a decorrere dal 1° luglio 2017, e ora al vaglio del Parlamento per l’approvazione .
Si tratta di una fine annunciata dopo le dichiarazioni dei mesi scorsi del Presidente Renzi ma, soprattutto, dopo le numerose polemiche che l’hanno interessata in questi anni a seguito di alcuni problemi che hanno riguardato sia le modalità della riscossione sia la sua efficienza.
La proposta del Prof. Falsitta di trasformare una percentuale dell’imposta diretta in “tassa sull’evasione fiscale”, pubblicata su Il Sole 24 Ore di lunedì 12 settembre, appare sicuramente interessante e suggestiva.
Tanto da poter ritenere che la suddetta quota parte dell’Irpef/Ires potrebbe divenire sia strumento di educazione al senso del dovere fiscale, sia strumento di pressione psicologica in mano ai contribuenti onesti nei confronti di Governo e Parlamento affinché perseguano più efficacemente l’evasione e riducano al più presto la quota dell’imposta assolta e ad essa dedicata.
Seguendo una visione un pò meno sofisticata, potremmo dire che la riduzione del problema a livelli più accettabili (non sarebbe realistico parlare di soluzione definitiva) non può che essere ottenuta utilizzando due strumenti: la compliance fiscale e una maggiore incidenza dei controlli “sul campo”.
Il legislatore ha previsto, per la prima volta, una disciplina opzionale volta ad agevolare non i costi sostenuti per attività di ricerca e sviluppo, ma una parte dei ricavi generati dagli intangibles. In particolare è stata riconosciuta dal legislatore l’importanza sempre crescente dei beni immateriali per le aziende italiane che vogliono competere sul mercato interno [...]
Un articolo già pubblicato sul sito Affariinternazionali.it nel 2014 ma che mantiene inalterata l'attualità dell'analisi.
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