La realizzazione di una politica fiscale equa ed orientata alla crescita non può prescindere da un intervento finalizzato all’eliminazione delle inutili, quanto inefficaci per il sistema, norme agevolative, e all’introduzione di quelle di maggior impatto per la promozione degli investimenti in beni strumentali, in ricerca e sviluppo e per l’espansione sui mercati internazionali. Particolare attenzione dovrà essere inoltre rivolta anche all’imposizione delle persone fisiche, con un intervento che riguardi sia le aliquote, che gli scaglioni di reddito, le detrazioni come le deduzioni – privilegiando quelle di maggior rilievo economico e sociale – nonché l’introduzione del cd. principio del “conflitto di interessi” per alcune significative categorie di spesa.
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Fabio Ghiselli says:
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Fabio Ghiselli says:
Sono dell’idea che per recuperare fiducia il fisco debba affrancarsi dall’immagine di un potere punitivo e asservito ad esigenze di cassa. Se il cittadino comprendesse l’equità del prelievo (in base ad una valutazione concreta e non presunta) e la gestione del medesimo per il bene comune in termini di servizi e vantaggi percepibili pagherebbe più volentieri.