Dopo molti tentativi andati a vuoto – chi non ricorda la proposta di mini-Ires dell’ex ministro per lo sviluppo economico Patuanelli, quella contenuta nel c.d. “piano Colao”, quella inserita nel documento finale del gruppo di esperti della Cabina di Regia del governo Conte I, o addirittura quella di alcuni esperti che, esaltando il “successo” (per chi?) del regime di favore per gli “impatriati”, proponevano di estenderlo oltreché alle imprese produttive anche alle holding e sub-holding, pure o miste, allo scopo di far diventare l’Italia “un distretto finanziario europeo per i gruppi provenienti da tutto il mondo” – l’introduzione di una agevolazione fiscale per il rientro in Italia di attività produttive delocalizzate all’estero ha visto finalmente la luce.

INCENTIVI FISCALI PER IL RESHORING

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