Non posso nascondere la soddisfazione che ho provato nel leggere l’articolo di Valerio De Molli, Ceo di uno dei più prestigiosi think-tank internazionali (The European House-Ambrosetti), pubblicato su Il Sole 24 Ore del 10 giugno scorso.
Nel principio per cui occorre “guardare alla domanda interna, i consumi dei cittadini, che pur rappresentando il 60% del Pil non sono mai stati al centro del nostro modello di crescita, storicamente orientato alla competitività sui mercati esteri ottenuta, talvolta, sacrificando la capacità di spesa domestica e i salari”, ho ritrovato tutte le mie osservazioni affidate alla stampa in questi ultimi anni.
Se si ripercorre la storia delle manovre di bilancio degli anni successivi al 2011, sino a quella per il 2020, si può notare come il filo conduttore sia rappresentato, salvo modeste eccezioni, da una politica di incentivazione dell’offerta che, però, non ha ottenuto i risultati sperati.
E’ evidente, allora, che oggi, di fronte a un evento straordinario e di portata enormemente recessiva come la crisi pandemica da Covid-19, sia necessario un deciso cambio di passo.
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