Non ci sono più dubbi sull’assoluta necessità di riformare la giustizia tributaria, anche disgiunta da una riforma della normativa sostanziale riguardante i tributi, ovvero della normativa procedurale, disciplinante l’accertamento. Se l’esigenza è comune, le idee su come riformare la giustizia tributaria appaiono tuttavia diverse. Per individuare la “giusta” strada da seguire è necessario riflettere prima sui principi, sulle ragioni sottese a determinate scelte e sugli obiettivi che si vorrebbero raggiungere con la riforma. E certamente il primo principio da garantire è la terzietà del giudice, quale garanzia costituzionale a un giusto processo.
L’attenzione del legislatore verso la riforma della giustizia tributaria sembra avere trovato un nuovo slancio: dopo la formalizzazione della proposta governativa di istituire un tavolo tecnico interministeriale – ministeri dell’Economia e delle Finanze e della Giustizia – e l’idea di istituire una commissione di altissimo profilo in grado di elaborare in tempi brevi una proposta di riforma, è arrivata la proposta di legge n. 3734 presentata dal Partito Democratico alla Camera l’8 aprile scorso.
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